Quadro vocazionale

In questo nuovo triennio nella Provincia di Nostra Signora di Guadalupe siamo stati accompagnati dal motto: “artigiani della cura” e l’esperienza di questo motto non si è fatta attendere. Lo scorso novembre abbiamo avuto l’opportunità di accompagnare due incontri vocazionali in due Paesi che fanno parte della nostra demarcazione.

Guatemala e Costa Rica, pur separati da chilometri, ma arricchiti dalle loro culture, sono stati gli scenari che ci hanno unito nello stesso spirito: il desiderio di accompagnare le giovani donne nel loro cammino di discernimento e di ricerca della propria vocazione. Questa esperienza è diventata per noi un’intera cornice vocazionale in cui anche le sorelle che vi hanno partecipato hanno rinnovato il nostro generoso sì. Entrambi gli incontri sono stati accompagnati e animati da suor María Damaris García, promotrice provinciale.

Da un lato, l’Hogar Luis Amigó ha aperto le sue porte l’8, il 9 e il 10 novembre per accogliere gli animatori vocazionali delle comunità presenti in Guatemala, per condividere la gioia della vocazione con otto giovani donne dei dipartimenti di Totonicapán e Quetzaltenango che hanno risposto all’invito a partecipare al ritiro di discernimento, che aveva come motto: “Sei il mio tesoro”: “Tu sei il mio tesoro” le giovani hanno avuto l’opportunità di condividere momenti di preghiera con la Parola, temi di formazione, adorazione del Santissimo Sacramento, dinamiche, una giornata di silenzio in un ambiente desertico in cui ognuna ha avuto uno spazio solo con Gesù nel Santissimo Sacramento. E questo quadro vocazionale sta prendendo forma perché da questo gruppo di giovani che hanno partecipato, nasceranno i prossimi candidati che con speranza e fede entreranno nell’aspirantato il prossimo anno 2025. Ringraziamo Dio che continua a toccare i cuori delle giovani per lasciarsi commuovere dalla persona di Gesù che continua a chiamare operai alla sua messe.

Allo stesso modo, la comunità del Postulato di La Ribera de Belén, in Costa Rica, ha predisposto la propria casa per accogliere le giovani il 22, 23 e 24 novembre, insieme all’équipe di animatori vocazionali presenti nel Paese, a cui hanno partecipato cinque giovani al motto di “Accendimi”. Le attività del ritiro hanno incluso momenti di preghiera contemplativa, dinamiche di gruppo e testimonianze di una religiosa che ha detto sì a questo stile di vita. La figura di Maria è stata un elemento chiave dell’incontro in cui abbiamo condiviso le conseguenze del “sì”.  Il motto “Accendimi” è risuonato con forza in ogni cuore, ricordando che è Dio ad accendere la scintilla della vocazione in ognuno, ma bisogna essere disposti a chiederla con cuore aperto e generoso.

In questa esperienza la cornice ci dà la certezza che è Lui a smuovere i cuori e, anche se non sempre ne vediamo subito i frutti, confidiamo che la Sua grazia continui a lavorare in ogni giovane donna, guidandola verso il discernimento della propria vocazione; loro stesse hanno detto che dopo l’incontro hanno portato con sé chiarimenti che diventano rilevanti per dare una risposta.

Al termine del ritiro, le giovani sono partite con il cuore ardente di amore e di impegno, pronte a portare il fuoco della fede nella loro vita quotidiana, rinnovate e rafforzate per continuare il loro cammino vocazionale con coraggio e speranza.

In questo quadro ci siamo sperimentate come artigiane della cura, fiduciose che il nostro compito sia quello di accompagnare, seminare e curare le vite che il Signore ci affida con la preghiera.

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